sabato 5 ottobre 2013

COSE MIE SERIE (!)

In principio volevo aspettare il 16 Ottobre...ma le cose cambiano
  • Quando ho scoperto dell'esistenza di Orfani? Tardi e dallo stesso co-creatore della serie. Intervistavo Roberto Recchioni nel maggio 2013 in occasione del lancio dell'edizione deluxe di Mater Morbi (intervista che trovate QUI). Alla domanda progetti futuri in cima alla top ten c'era Orfani.
  • Come volevo comportarmi con Orfani? Non volevo sapere NULLA, volevo tenermi all'oscuro da OGNI COSA. E intanto il mondo passava. E io BA BA BA BA BA BA BA BA (tappandomi le orecchie con gli occhi ben chiusi). Ma amo troppo l'ambiente fumettistico e non ce la faccio a dir di no. Mi sono lasciata abbracciare da tutta quella dolce e inebriante campagna pubblicitaria al gusto di anteprime, work-in-progress e amabili chiacchierate. Sapevo cos'era Orfani.
  • Come mi sono comportata con Orfani? Ormai sapevo, volevo sapere di più. Le idee che ci stavano dentro e dietro mi allettavano. Inesorabilmente cresceva in me il desiderio di approfondire. Di sapere tutto di quel mondo fantascientifico in cui mi premeva andare. Ho letto il leggibile e visto tutto il visionabile. Mi sono drogata di Orfani.
  • Con chi ho parlato di Orfani? Con tutti. Dai giovincelli ancor più acerbi di me che istruisco, ai coetanei disinteressati e disincantati, a chiunque potesse essere interessato. Ma anche a quelli che interessati non lo erano per niente. Gazza ladra di Orfani 0 ai Gamestop ho rifornito amici, parenti e conoscenti dell'anteprima più tangibile a disposizione. Ho pubblicizzato nel mio piccolo Orfani.
  • Quando ho letto Orfani 1? Prima del 16 Ottobre. In anteprima. Mi sono accecata al computer osservando ogni piccolo dettaglio di Orfani.
Non mi sono mai chiesta se valesse la pena essere così morbosamente allettati da una serie, mi fidavo a priori dell'equipe di lavoro che da innumerevoli anni cercava di creare un prodotto coerente. Non ci ho mai sperato, CI HO SEMPRE E SOLO CREDUTO. 

E ho fatto proprio bene. Perché avendo modo di leggere il primo numero, Piccoli spaventati guerrieri, ho visto le mie aspettative tramutarsi in realtà. Ma soprattutto ho visto traspirare dalle tavole, dai colori e dai dialoghi tutta la professionalità e la voglia di fare degli autori. Quando un'opera ha un'anima è difficile che non entri nel cuore dei lettori. Io auguro a tutta la squadra di sceneggiatori, disegnatori e coloristi che Orfani vada magnificamente. Un prodotto così merita di vendere, di essere amato, di andare avanti. 

Vi lascio qua sotto la mia recensione. Ho cercato di metterci cuore e di dare peso alle constatazioni immediate suscitate dalla lettura. Non ho voluto entrare dentro la costruzione dell'opera e non ho tentato di cercare spiegazioni arzigogolose per ogni scelta stilistica, ma solo esprimere il perché a me è piaciuto. Buona lettura!


Infine ne approfitto per ringraziare chi mi ha permesso di leggerlo e parlarne in anteprima. Non era dovuto. Quindi grazie.

*Tutte le immagini presenti sono tratte dalla pagina di facebook ufficiale: Orfani.*

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