domenica 15 dicembre 2013

IL FUMETTO I FUMETTISTI...ED IO!,

Incontro con Gigi Simeoni alla Alastor

Ieri pomeriggio mi sono recata alla Alastor di Milano (per chi non la conoscesse tra le più belle e fornite fumetterie della città, in zona Moscova) ad accaparrarmi anche io la mia copia di Gli occhi e il buio nella nuova edizione BD. Questo volume io non lo avevo ancora preso (fa parte della collana Romanzi Bonelli edita nel 2007, di cui ho letto solo l'esordio di Dragonero) ma mi è stato caldamente consigliato da numerose persone così, senza pensarci troppo, ho deciso di investire parte dei miei finanziamenti per comprarlo.

Ma perché proprio ieri e proprio alla Alastor? La risposta è presto detta: perché l'autore Gigi Simeoni era là per una sessione di firmacopie! 

E Gigi Simeoni non è uno qualunque. In primo luogo perché è un autore completo davvero con i controcoglioni. In secondo luogo perché milita in Bonelli ormai da quasi vent'anni disegnando (e in seguito anche sceneggiando) serie come Nathan Never e Brandon per citarne due. E, da ultimo, data l'attualità dell'argomento, perché fa parte dell'équipe di sceneggiatori che è al lavoro su fase due di Dylan Dog (su scelta dello stesso Sclavi, che non è mica poco!).

Gigi si è dimostrato molto disponibile a rispondere ad alcune mie domande e a soddisfare alcune mie curiosità. Si è parlato di tante cose: del suo rapporto con la scrittura, delle soddisfazioni come sceneggiatore in casa Bonelli, del suo metodo di lavoro e del suo apporto nella nuova fase di Dylan. 

E mi è proprio venuta voglia di approfondire! La chiacchierata è stata infatti piena di spunti interessanti, tanto che più avanti mi riprometto di fare un'intervista all'autore (sempre che il buon Simeoni sia disponibile) partendo dagli spunti raccolti ieri.

Nel frattempo, per chi non c'era, alcune fotine realizzate durante la sessione di sketch e la lunga chiacchierata che ne è seguita.

















































In ultimo è giusto che sottolinei una piccola nota dolente: gli appassionati presenti per l'occasione erano pochi e questo è davvero un peccato. Non capita tutti i giorni di aver modo di confrontarsi e parlare con un artista del suo calibro. Davvero davvero peccato.

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