EROINA PER UN SECONDO
Quando Milano non ti concede di sentirti una risolutiva Wonder Woman ma solo una buona amica all’Harry Potter. E mica è poco!
Concentrata su di me, come
sempre, dimentico il mondo che mi circonda. E poi all’improvviso una chiamata
mi riporta alla realtà. Bea. Bea è rimasta bloccata in facoltà con Giovanni, li
hanno chiusi dentro. Non ci posso credere: una giornata in un millisecondo si è
trasformata in un’avventura e io sono l’eroina. Dieci minuti e solo dieci per
raggiungere a piedi il carcere in cui sono rinchiusi. Ma che razza di trauma è
essere bloccati in università! Devo salvarli sono l’unica che può farcela! Devo
fare più veloce, devo essere rapidissima, devo… E invece no! Arrivo ad una
velocità stratosferica che solo Dio sa come ho fatto. Ma loro sono stati
liberati proprio qualche secondo prima dall’uomo delle pulizie, mannaggia a
lui! E ci incontriamo lì all’atrio. Non resta che scambiarci un abbraccio di
quelli veri perché loro sono la mia luce qua a Milano, la mia salvezza. Persone
splendide, cristalline. Forse Matteo non era qui per me, ma loro sì, ne sono
sicura. Li amo quei ragazzi! Siamo un trio come Harry, Ron ed Hermione e questo
è un fatto. Quindi alla fine della giornata la mia disperata situazione
sentimentale ha lasciato spazio alla perfezione di un’amicizia nata per caso,
con una mia caduta. Ammetto che non sia difficile che io cada, ma per una volta
è successo nel momento giusto.
*Dedicata ai miei dolci amici e
compagni di facoltà che davvero ho conosciuto per caso dopo una mia caduta
dallo sgabello in aula. Mai ho colto l’attimo giusto come in quel momento. E
mai mi era capitato che, dopo una caduta, mi ci si rivolgesse tanto
amorevolmente e con tanta
preoccupazione, quasi da farmi commuovere. Vi voglio bene cari!*
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