venerdì 12 luglio 2013

IL FUMETTO SECONDO LE MIE COINQUILINE...ovvero tutte le emerite cazzate che escono dalla bocca della ragazze con cui condivido zero interessi ma il 90% della mia vita a Milano.



Premessa
Mi ricordo come, da adolescente, era difficile anche solo poter parlare di certi argomenti. La sensazione di non aver nessuno al proprio fianco in grado di comprendermi e con cui confrontarmi è stata la mia acerrima nemica delle superiori. Non potevo essere me stessa in un mondo che non mi capiva. E allora per un bel po’ smisi di esserlo, finché non trovai anche io un comodo spazio nella società e il modo di allargare le mie vedute circondandomi di poche persone speciali in grado di ascoltarmi.
Ora, che il mondo è in mano ai nerd –forse anche troppo– per me è molto più facile viverci, ma molto più difficile il confronto genuino. Non vorrei essere fraintesa, ma non amo la spocchia e la presunzione che si sta diffondendo sul web in maniera imbarazzante da qualche anno a questa parte. E allora ho incominciato ad apprezzare quello che avevo perduto, un habitat dove io ero la sola e stramba amante dei fumetti e dove gli altri mi imbarazzavano a furia di incomprensioni e di ignoranza. Un posto dove ero unica (per quanto il concetto di unicità sia sopravvalutato).
Poi ho deciso di prendere casa in affitto a Milano con tre persone assolutamente ignare della mia passione e per niente interessate alle mie argomentazioni, se non in modo vacuo e superficiale.
Sono nerd, loro no. Ma “no” nel senso di “nada de nada”, non sanno nulla. Si ricordano a malapena i cartoni animati e i videogiochi della loro infanzia, non hanno idea di cosa sia Star Wars, non concepiscono la sola idea di comprare i fumetti ed hanno nozioni molto confuse a riguardo. Ne deriva che dalla mie discussioni fumettistiche nasce sempre qualche brillante aneddoto, qualche chicca che vale la pena di annotare, che vale la pena voi conosciate anche solo per farvi una risata.


Nessun commento:

Posta un commento